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17
Stati membri dell'Unione Europea

hanno vietato completamente o gradualmente la produzione di pellicce

Oltre 6 milioni
di animali

vengono uccisi per la loro pelliccia ogni anno nell'Unione Europea

Oltre 1.600
marchi, designer e rivenditori

si sono impegnati a dire addio alle pellicce

In un ristretto numero di paesi europei, milioni di visoni, volpi, cani procione e cincillà vengono ancora allevati e uccisi per la loro pelliccia, per un prodotto di lusso di cui nessuno ha bisogno. Si tratta di animali selvatici, confinati per tutta la loro vita in piccole gabbie metalliche dove non possono esprimere i loro comportamenti naturali. Studi scientifici e indagini — tra cui, da ultimo, il parere dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare nel luglio 2025 — hanno ripetutamente dimostrato che tali condizioni causano gravi sofferenze fisiche e psicologiche.

L'opinione pubblica è cambiata, così come le leggi nazionali. Negli ultimi due decenni, 17 Stati membri dell'UE hanno preso posizione contro questa pratica crudele, introducendo divieti riguardanti l'allevamento di animali per la produzione di pellicce e ponendo fine a questa industria. Altri Stati membri hanno limitato l'allevamento di alcune specie o introdotto regole più severe che hanno, di fatto, ridotto la pratica. Eppure, nonostante le crescenti evidenze scientifiche e l’ampio sostegno pubblico all’introduzione di un divieto a livello europeo, l'allevamento di animali per la produzione di pellicce continua in alcuni paesi — tra cui Grecia, Finlandia, Polonia, Spagna e Ungheria — e i prodotti di pellicceria vengono ancora importati e venduti in tutta l'Unione Europea.

Humane World for Animals Europe (precedentemente nota come Humane Society International/Europe) si batte da tempo per porre fine all'allevamento di animali per la produzione di pellicce in Europa. Lavorando a stretto contatto con coalizioni nazionali, partner politici e la Fur Free Alliance, abbiamo contribuito a ottenere alcune delle vittorie più significative per gli animali negli ultimi anni. In Italia, abbiamo sostenuto la campagna che ha portato il Parlamento a vietare in modo permanente l'allevamento di animali per la produzione di pelliccia e in Romania, il nostro lavoro di advocacy ha contribuito a ottenere un voto storico che prevede la graduale chiusura di tutti gli allevamenti per la produzione di pelliccia entro il 2027. A livello dell'Unione Europea, Humane World for Animals ha giocato un ruolo essenziale nella promozione dell'Iniziativa dei Cittadini Europei Fur Free Europe (Per un’Europa senza pellicce), che ha raccolto più di 1,5 milioni di firme verificate — un chiaro messaggio che le cittadine e i cittadini europei vogliono la fine delle crudeltà legate alle pellicce.

Continuiamo a sostenere la campagna dell'UE per trasformare questo mandato dei cittadini in un cambiamento legislativo permanente: l’introduzione di un divieto che fermi sia la produzione di pellicce sia l'immissione sul mercato dell'UE di prodotti di pellicceria derivanti da animali allevati in cattività.

Un punto di svolta: scienza, politica e opinione pubblica si allineano

In risposta all'Iniziativa dei Cittadini Europei Fur Free Europe (Per un’Europa senza pellicce), la Commissione Europea ha chiesto un parere scientifico all'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) sul benessere degli animali allevati per la produzione di pellicce. Pubblicati a luglio 2025, i risultati dell'EFSA sono inequivocabili: gli allevamenti destinati alla produzione di pellicce comportano sofferenze sistematiche per gli animali, che non possono essere alleviate negli attuali sistemi che prevedono l’uso di gabbie, che limitano i movimenti degli animali e non consentono loro di esprimere i propri comportamenti naturali.

Allo stesso tempo, la Commissione ha aggiunto il visone americano (Neogale vison) – la specie più comunemente allevata per la produzione di pellicce – all'elenco delle specie aliene invasive di rilevanza unionale. Ciò significa che, a partire dall'agosto 2027, l'allevamento e la detenzione di visoni saranno vietati in tutti gli Stati membri, a meno che non venga concessa un'autorizzazione speciale, segnando un passo importante verso la fine di questo settore.

Con i dati scientifici esistenti, i rischi ambientali riconosciuti e i cittadini uniti, la Commissione si trova ora di fronte a una chiara scelta morale e politica.

Perché ora?

Questo è un momento storico, e forse la migliore opportunità per l'Unione Europea di porre fine all'allevamento di animali per la produzione di pellicce una volta per tutte. La Commissione Europea dovrebbe annunciare la sua proposta legislativa per un'azione politica, inclusi cambiamenti nella legislazione UE, all'inizio del 2026.

Se agiranno con coraggio, i decisori politici potranno realizzare un'Europa dove nessun animale sarà più richiuso e ucciso per la propria pelliccia, allineando la politica alla scienza e ai valori della collettività. Se la Commissione esiterà, milioni di altri animali continueranno a soffrire e il crudele commercio di pellicce continuerà in nome della "moda".

Ora è il momento per i cittadini e le cittadine di tutta l'Unione Europea di farsi sentire e chiedere un futuro compassionevole.

Meredith Lee/Humane World for Animals

Stop fermelor de blănuri în Europa

Sună-l pe către Olivér Várhelyi (Comisarul European pentru Sănătatea și Bunăstarea Animalelor) și către Comisia Europeană să propună o lege care să interzică creșterea animalelor pentru blană şi importul și vânzarea blănurilor și a produselor din blană în Uniunea Europeană