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Legge di bilancio 2026, presentato emendamento da due milioni di euro per il contrasto ai combattimenti tra animali

L’appello di Humane World for Animals Italia e Fondazione Cave Canem: ‘Strumento essenziale per garantire l’adeguata formazione delle Forze di polizia, reprimere il fenomeno e assicurare una nuova vita agli animali vittime di queste crudeltà’

SC Dogfighting Rescue - Lancaster Co.

Sean Rayford

ROMA—Contrastare i combattimenti tra animali: è questo l’obiettivo dell’emendamento 42.0.23 alla Legge di bilancio 2026, a prima firma della Senatrice Anna Bilotti (M5S), sostenuto dalle due organizzazioni animaliste Fondazione Cave Canem e Humane World for Animals Italia (precedentemente nota come Humane Society International).

La proposta di modifica è stata inclusa tra gli emendamenti segnalati, ovvero quelli che verranno esaminati in via prioritaria. Essa prevede lo stanziamento di un milione di euro, a decorrere dall’anno 2026, per la copertura dei costi di custodia derivanti dal sequestro e dalla confisca di animali impiegati nei combattimenti, nonché di animali affetti da problematiche comportamentali, affidati a strutture, gestite o affiancate da enti del terzo settore, specializzate nel recupero comportamentale.

Prevede inoltre lo stanziamento di un milione di euro da destinare alla formazione tecnica e pratica specialistica del personale del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri per le attività necessarie alla repressione del fenomeno criminoso del combattimento tra animali, spesso correlato all’utilizzo di sostanze dopanti e all’organizzazione di scommesse clandestine.

La Senatrice Anna Bilotti ha dichiarato: “I combattimenti tra animali sono un crimine di una crudeltà inaccettabile, spesso legato a scommesse clandestine e traffici illegali. Con questo emendamento destiniamo risorse strutturali sia alla formazione specialistica dei Carabinieri sia alla custodia e al recupero comportamentale degli animali sequestrati, offrendo loro sicurezza e una concreta possibilità di rinascita. Ringrazio le associazioni che da anni lavorano su questo tema—in particolare Fondazione Cave Canem e Humane World for Animals Italia—per il progetto ‘Io non combatto’, per la loro competenza e per aver costruito un modello efficace di prevenzione, formazione e recupero, oltre che per il sostegno alla nostra proposta emendativa. E ringrazio il Presidente del Gruppo M5S Senato, Stefano Patuanelli, per il sostegno e la segnalazione dell’emendamento, che ha permesso di portarlo all’attenzione dell’Aula”.

Humane World for Animals Italia e Fondazione Cave Canem, promotrici del progetto “Io non combatto”, fanno appello al Parlamento affinché si impegni a garantire l’approvazione dell’emendamento, compiendo un importante passo avanti nella lotta contro i combattimenti tra animali e, in particolare, tra cani. Le due organizzazioni collaborano da anni per prevenire e contrastare tali attività criminali, tramite l’erogazione di borse di studio, corsi di formazione per le Forze di polizia, percorsi di riabilitazione per i cani coinvolti, conferenze, webinar e campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza.

Martina Pluda, Direttrice di Humane World for Animals Italia, afferma: “Penso sia fondamentale investire nella formazione delle Forze di polizia per riuscire ad arginare questo fenomeno criminoso ancora troppo presente in Italia e, come sappiamo bene, legato ad altre attività malavitose, come il traffico di sostanze stupefacenti, armi e materiale pedopornografico. Da anni il progetto ‘Io non combatto’ organizza appuntamenti formativi e realizza materiali divulgativi per equipaggiare e rafforzare la rete di professionisti impegnati per reprimerlo, ma è chiaro che un intervento governativo di questo tipo permetterebbe maggiore capillarità e manderebbe un segnale chiaro. È un’opportunità importante che spero il Governo vorrà cogliere e ringrazio la Senatrice Bilotti per il Suo impegno e la Sua sensibilità a favore della legalità e del benessere animale”.

Federica Faiella, Presidente della Fondazione Cave Canem, aggiunge: “Garantire agli enti del terzo settore la sostenibilità economica per accogliere in sicurezza gli animali sequestrati rappresenta un passaggio essenziale per tutelare le vittime di queste crudeltà. Offrire loro un riparo sicuro, un percorso di recupero comportamentale e la possibilità di una nuova vita in famiglia significa spezzare la catena di violenza che li ha coinvolti, sostenendo al contempo anche i costi legali connessi ai procedimenti giudiziari. L’approvazione di questo emendamento darebbe una spinta decisiva al lavoro che portiamo avanti da sei anni con il progetto Io non combatto. Mi unisco al ringraziamento alla Senatrice Bilotti per l’attenzione riservata al tema e per la consapevolezza dimostrata rispetto alla necessità di intervenire su un circuito criminale che, oltre a generare sofferenza animale, coinvolge spesso minori e giovani adulti, esponendoli a un concreto rischio di avvio alla carriera criminale”.

L’approvazione dell’emendamento 42.0.23 rappresenterebbe un segnale concreto dell’impegno del Parlamento nella tutela degli animali e offrirebbe all’Italia l’opportunità di porsi come leader in Europa nel contrasto a un fenomeno criminale ancora troppo diffuso—un traguardo che rafforzerebbe la cooperazione tra istituzioni e terzo settore, rendendo la lotta ai crimini contro gli animali più efficace e coordinata, facilitando l’adozione di strategie di lungo periodo.

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