BRUXELLES, Belgio —Quasi 400.000 pesci sono stati impiegati nei test per la valutazione della sicurezza delle sostanze chimiche richiesti dal regolamento REACH dell’Unione Europea, e altri 530.000–690.000 potrebbero subire la stessa sorte a seguito di recenti modifiche normative. È quanto emerge da una nuova analisi commissionata da Humane World for Animals (precedentemente nota come Humane Society International) e pubblicata sulla rivista scientifica ALTEX.
Tale studio è il primo a quantificare in modo completo l’impatto dei test REACH sugli animali acquatici, rivelando l’impatto significativo e crescente degli attuali requisiti per la raccolta dati sulle popolazioni ittiche, in particolare sui pesci zebra, animali altamente sociali e dotati di notevoli capacità cognitive, oggi ampiamente utilizzati nei test di tossicità.
Il regolamento REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals), la principale normativa dell’UE in materia di sicurezza chimica, consente l’uso dei test sugli animali solo come ultima risorsa, nei casi in cui non siano disponibili metodi alternativi. Purtroppo, i dati indicano che milioni di animali continuano a essere impiegati nei test di valutazione della sicurezza chimica previsti dal regolamento REACH, con numeri destinati ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni.
“L’entità dei test evidenziata dalla nostra analisi solleva interrogativi fondamentali sulla capacità del regolamento REACH di garantire le protezioni necessarie nel modo più efficace e adeguato”, ha dichiarato Antigoni Effraimidou, Direttrice per le Politiche Europee di Humane World for Animals. “La sicurezza chimica deve rimanere una priorità assoluta, ma possiamo—e dobbiamo—garantirla attraverso metodi moderni che non prevedono l’uso di animali, in grado di rafforzare la tutela della salute e dell’ambiente”.
I risultati arrivano in un momento cruciale, mentre la Commissione Europea sta rivedendo la sua proposta di riforma del regolamento REACH. Humane World for Animals chiede all’UE di:
- rivedere i requisiti per la raccolta dati previsti dal regolamento REACH, sostituendo i test di tossicità acuta sui pesci, le prove di bioconcentrazione e altri anacronistici test sugli animali con metodi all’avanguardia che non prevedono il loro utilizzo;
- utilizzare le risorse in modo più efficiente per proteggere meglio la salute umana e l’ambiente;
- istituire un comitato scientifico all’interno dell’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA) dedicato all’impiego di metodi che non prevedono l’uso di animali;
- rimuovere (e non aggiungere) test obsoleti;
- incrementare la sicurezza chimica garantendo il rispetto delle linee guida che prevedono il ricorso ai test sugli animali solo come “ultima risorsa”.
“Questi risultati dimostrano che il sistema europeo di valutazione della sicurezza chimica resta ancorato a modelli animali ormai superati, nonostante la disponibilità di strumenti scientifici più avanzati”, ha dichiarato Jay Ingram, Direttore per le Sostanze Chimiche di Humane World for Animals. “Modernizzare il regolamento REACH non significa abbassare gli standard, ma innalzarli, adottando approcci innovativi che proteggano meglio le persone, gli ecosistemi e gli animali”.
La nuova analisi si basa su ricerche precedenti, che evidenziano come oltre 4,2 milioni di mammiferi siano già stati utilizzati negli studi di tossicità sistemica previsti dal regolamento REACH, svelando l’impressionante quantità di animali impiegati nell’ambito dell’attuale normativa europea sulle sostanze chimiche.
Humane World for Animals collabora con decisori politici dell’UE, esperti scientifici, leader industriali e partner della società civile per accelerare la transizione verso un sistema di valutazione della sicurezza chimica senza l’uso di animali, capace di offrire una scienza più efficace, sostanze chimiche più sicure e una migliore protezione per tutti.
Note
- Studio: Fish count, too – The animal toll of REACH aquatic toxicity tests (ALTEX, 2025)
- I pesci sono utilizzati in quattro principali categorie di test previsti dal regolamento REACH: tossicità acuta, tossicità cronica, interferenti endocrini e bioaccumulo.
- I dati attuali indicano che i pesci hanno una capacità di percepire il dolore simile a quella dei mammiferi.
- L’impiego previsto di altri 530.000–690.000 pesci rappresenta un aumento significativo dell’utilizzo di animali nei test di valutazione della sicurezza chimica.
- Studio correlato sulla non conformità al requisito del “last resort” previsto dal regolamento REACH: The last resort requirement under REACH: From principle to practice (Regul Toxicol Pharmacol, 2024)
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