BERLINO, Germania—Le temperature sono in aumento e le vacanze estive sono ormai alle porte per molte persone in Europa. In vista dell’alta stagione turistica, Humane World for Animals Germania (precedentemente nota come Humane Society International) ha pubblicato una guida al viaggio responsabile con otto consigli per aiutare turisti e turiste a vivere un’estate senza crudeltà nei confronti degli animali.
Purtroppo, attrazioni turistiche basate sullo sfruttamento e sulla sofferenza degli animali esistono in quasi tutti i Paesi. Questa guida al viaggio etico offre consigli pratici sia per chi resta in Europa, sia per chi parte verso mete più lontane e gettonate come Thailandia, Sudafrica, Stati Uniti e non solo. Tra i temi principali: la gestione degli animali randagi, i tour in carrozza, i presunti “piatti tipici” come la carne di balena, i souvenir realizzati con parti di animali selvatici e attività come il bagno con gli elefanti.
Sylvie Kremerskothen Gleason, Direttrice di Humane World for Animals Germania, dichiara: “Gli animali non sono attrazioni turistiche. Rifiutarsi di fare un tour in groppa a elefanti o cammelli, di scattarsi un selfie con animali selvatici o di assistere a spettacoli con i delfini è un gesto forte che mostra compassione, rispetto e rifiuto della crudeltà. Il turismo etico comincia prima della partenza: chi si informa può fare scelte consapevoli e contribuire a fermare lo sfruttamento degli animali in vacanza. I nostri consigli mostrano come viaggiare in modo rispettoso verso tutti gli esseri viventi”.
Otto consigli per una vacanza senza crudeltà nei confronti degli animali
1) Aiutare responsabilmente gli animali randagi
(es. Spagna, Italia, Grecia e India)
Destinazioni molto amate dai turisti come Spagna, Italia e Grecia ospitano anche numerose colonie di animali randagi. Può essere straziante vedere cani e gatti in difficoltà, e molti viaggiatori desiderano intervenire.
Humane World for Animals consiglia di informarsi in anticipo sulla presenza di rifugi e organizzazioni animaliste nella zona di villeggiatura. Annotare i loro contatti prima della partenza può rivelarsi utile nel caso in cui, successivamente, si incontri un animale bisognoso di aiuto immediato.
Molti rifugi locali sono sovraffollati e, in alcuni casi, potrebbero consigliare di fornire assistenza agli animali nell’ambiente in cui si trovano. È sempre meglio chiedere come potersi rendere utili: donazioni di cibo per animali o di materiali specifici possono alleggerire il carico di lavoro di rifugi e volontari.
2) Non assistere a corride o feste con i tori
(es. Spagna, Francia, Portogallo e alcuni paesi dell’America Latina)
La crudeltà non è intrattenimento né cultura. Quando si viaggia in paesi come Spagna, Francia, Portogallo o in alcune destinazioni latinoamericane, è importante evitare eventi come corride, feste con i tori o altri spettacoli che causano dolore e stress agli animali, o addirittura la loro morte.
I tori, per esempio, vengono spesso privati di cibo e acqua per giorni prima della corrida, allo scopo di renderli più deboli. Una volta nell’arena, vengono ripetutamente feriti con lance, spade e pugnali, subendo atroci sofferenze e perdendo molto sangue, fino a essere giustiziati dal matador.
3) Visitare le città senza contribuire alla sofferenza degli animali
(in tutto il mondo)
Le carrozze trainate da cavalli sono diffuse in molte città, grandi e piccole. L’idea di esplorare una località a bordo di una carrozza può sembrare romantica, ma spesso nasconde una realtà fatta di sfruttamento e sofferenze.
I cavalli sono costretti a trainare pesanti carrozze per ore, sotto il sole e con pause limitate. Spesso non ricevono cure veterinarie adeguate, né cibo e acqua a sufficienza, e devono percorrere lunghe distanze sull’asfalto, inalando i gas di scarico e affrontando lo stress del traffico cittadino.
Di notte vengono ricoverati in stalle anguste e inadatte alle loro esigenze. Quando diventano troppo vecchi o malati per lavorare, molti di loro vengono abbandonati, venduti o macellati. Humane World for Animals invita i turisti a non sostenere queste attività che sfruttano gli animali.
4) Evitare di sfruttare gli animali per i selfie
(es. Sudafrica, Zimbabwe, Namibia, Costa Rica e Stati Uniti)
È importante evitare di pagare per farsi fotografare con animali selvatici come pappagalli, scimmie, bradipi, serpenti, leoncini o altri felini esotici. Spesso questi animali vengono catturati in natura o allevati in condizioni inadeguate, sedati con farmaci per essere più docili, picchiati o mutilati (per esempio, attraverso la rimozione di denti o artigli).
In Sudafrica, migliaia di leoni vengono allevati in cattività e separati dalle loro madri a pochi giorni dalla nascita per essere usati come “cuccioli da coccolare” ed essere fotografati dai turisti. Humane World for Animals descrive questa pratica come la “truffa delle coccole”, perché dietro le apparenze si nascondono sfruttamento, sofferenza e, in molti casi, morte. Crescendo, questi leoni vengono impiegati in esperienze come le passeggiate con i turisti, per poi restare vittime della caccia in cattività o del commercio di ossa di leone. Humane World for Animals consiglia il sito Wild Choices come guida utile per fare scelte consapevoli riguardo alle strutture che ospitano fauna selvatica in Sudafrica.
In Costa Rica, l’organizzazione contribuisce a portare avanti la campagna #StopAnimalSelfies, che sensibilizza turisti e turiste sulle interazioni etiche con gli animali selvatici. Questa utile guida spiega come portare a casa un ricordo fotografico senza importunare la fauna locale.
Gli animali selvatici devono poter vivere liberi nel loro habitat naturale: per osservarli e scattare foto nel rispetto del loro benessere, occorre fare affidamento su operatori turistici certificati e attenti al benessere animale.
5) Ammirare i mammiferi marini con rispetto
(es. Belgio, Spagna, Paesi Bassi, Portogallo, Islanda, Stati Uniti, Giappone, Cina, Emirati Arabi Uniti, Bahamas, Costa Rica, Messico, Repubblica Dominicana, Giamaica e altri paesi dell’America Latina)
Delfini, balene e altri mammiferi marini non appartengono a vasche e acquari, ma al mare aperto. Humane World for Animals sostiene che questi animali debbano essere osservati nel loro ambiente naturale, lungo le coste o in mare aperto, e non imprigionati per intrattenere il pubblico o nuotare con i turisti. In natura, molti cetacei vivono in gruppi familiari uniti da legami sociali profondi che durano anni, talvolta tutta la vita. Nuotano per lunghe distanze ogni giorno e possono immergersi a centinaia di metri di profondità. Nessuno di questi comportamenti vitali è replicabile in cattività: la frustrazione e la noia possono causare problemi alla pelle, il collasso della pinna dorsale (nelle orche), aggressività, elevati tassi mortalità ed elevati livelli di stress.
Nel mondo ci sono circa 3.700 balene e delfini in cattività, e gli spettacoli con i mammiferi marini sono ancora comuni in paesi come Belgio, Spagna, Paesi Bassi, Stati Uniti, Giappone, Cina ed Emirati Arabi Uniti. Humane World for Animals invita viaggiatori e viaggiatrici a non assistere a questi spettacoli.
Una nota positiva: nel giugno di quest’anno, il Messico ha approvato una storica legge che vieta gli spettacoli con mammiferi marini in cattività.
6) Non acquistare prodotti provenienti da animali selvatici
(in tutto il mondo)
Comprare souvenir realizzati con parti di animali selvatici – come carapaci di tartaruga marina, denti, piume, pellicce, crini (di giraffa o elefante) o avorio – significa contribuire a sofferenze indicibili e spesso sostenere il bracconaggio e il traffico illegale di specie protette. Humane World for Animals consiglia invece di sostenere l’economia locale acquistando artigianato etico e cruelty-free: dipinti, sculture o manufatti realizzati da artisti e artiste locali.
7) Scoprire la cucina locale assaggiando piatti a base vegetale
(in tutto il mondo)
Assaporare i piatti tipici è una parte importante di ogni viaggio, ma non deve avvenire a discapito degli animali. Per fare scelte più compassionevoli, basta cercare in anticipo ristoranti plant-based o vegan-friendly nella propria destinazione. Oggi, molte strutture offrono alternative vegetali.
Siti come HappyCow o piattaforme social come Instagram e TikTok possono aiutare a trovare ristoranti vegani o vegetariani in tutto il mondo. Molte cucine tradizionali includono naturalmente piatti 100% vegetali, e può essere divertente esplorare mercati locali alla scoperta di frutta e verdura esotiche mai provate prima.
Humane World for Animals mette anche in guardia dai “piatti tipici” a base di carne che comportano gravi crudeltà, come la zuppa di pinne di squalo e la carne di cane, gatto, coccodrillo, canguro o balena. In Islanda, ad esempio, la maggior parte della carne di balena non viene consumata dalla popolazione locale, ma dai turisti stranieri, erroneamente convinti che si tratti di una tradizione diffusa.
8) Evitare di usare gli animali come fossero taxi
(es. India, Sudafrica, Thailandia, Sri Lanka, Egitto, Marocco ed Europa)
Un tour in groppa a un elefante, un cammello o un asino può sembrare un divertimento innocuo, ma non lo è per gli animali, che sono spesso costretti a trasportare per ore carichi pesanti senza mai fermarsi. I safari, le passeggiate o i trekking con gli elefanti sono spesso promossi come attività turistiche in Sudafrica e in tutta l’Asia, in particolare in India e in Thailandia. Gli elefanti vengono solitamente catturati da cuccioli e addestrati in modo crudele affinché diventino più “docili” e obbedienti.
In Egitto e in diversi paesi europei, cammelli e asini vengono spesso costretti a trasportare i turisti sotto il sole, senza pause, né la possibilità di rinfrescarsi. Non vengono curati adeguatamente quando si feriscono, e in molti casi vengono sottoposti a metodi di addestramento crudeli, colpiti con fruste e bastoni e costretti a restare incatenati per ore. Sull’isola greca di Santorini, gli asini sono obbligati a trasportare carichi eccessivamente pesanti, compresi i turisti, su ripide salite. Vengono spesso colpiti con bastoni e privati di cibo, acqua, ombra e riposo.
Anche le attività con gli elefanti che possono sembrare innocue, come fare il bagno con loro, seguirli in passeggiate guidate o guardarli mentre dipingono, possono comunque nascondere metodi di addestramento crudeli e condizioni di vita inadeguate. Non di rado, gli animali vengono manipolati con uncini di metallo. Invece di sfruttare questi animali come fossero taxi, Humane World for Animals invita viaggiatori e viaggiatrici a scegliere mezzi di trasporto alternativi, come tuk tuk e bici elettriche, o a godersi una bella camminata.
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